Questo breve racconto mi è stato inviato, è la prima "visione" che ho ricevuto dopo aver pubblicato queste pagine. Leggendola mi ha molto ricordato il film "Ragazze Interrotte", con Winona Rider e Angelina Jolie, non so se ci sia stata una ispirazione oppure è una esperienza reale, in ogni caso ringrazio alice che me l'ha mandata ^_^
"Alice e' una ragazza piuttosto insicura signora. Lei sa, a quest'eta' cominciano a manifestarsi i primi
sintomi dell'educazione sbagliata che lei e suo
marito, mi dispiace per la brutalita' con cui glielo
dico, le avete dato."
"
Ma dottore..", con aria petulante e noiosa, cadenzata
come una cantilena, la donna tentava di divincolarsi
tra le accuse.
" Signora, sa, me ne capitano tanti di casi di questo
genere. So gia' che lei non ha mai voluto, ma nel suo
modo di fare, con sua figlia, ha addossato a
quest'ultima tutta la sua infelicita' e sfiducia nei
confronti della vita, un po' come io sto facendo con
lei, per intenderci."
Alice, con lo sguardo basso, continuava a contemplare
con calda glacialita' le sue dita che l'una sull'altra
perduravano a rubarsi spazio nei suoi palmi. Sudavano.
La donna, piccola e incorporea come aria, si fece
rossa, e sembrava non respirare piu'.
Il dottore continuava a parlare, parlare, parlare,
parlare...
Le nubi si scagliavano a tutta velocita' attraverso
quel cielo violaceo, dalla consistenza simile a
yogurth cagliato.
Alice cercava di ferirsi premendo con le unghie sul
braccio. Sentiva tensione sulla schiena e avrebbe
voluto distendersi.
Aveva l'impressione che il collo le si potesse
incrinare come cristallo al minimo movimento.
Comincio' a concentrarsi su quel fastidio, mentre le
parole del medico cominciavano a prendere sempre di
piu' i connotati di un perpetuo ronzio.
"Vede, non ha notato come sua figlia si stia astenendo
dalla conversazione? Eppure dovrebbe interessarla in
prima persona, visto e considerato che si tratta del
soggetto del discorso stesso."
La donna si volto' verso Alice che ormai aveva chiuso
gli occhi. Sognava di nuotare in quel cielo
lattiginoso e malsano.
La voce del dottore ormai l'avvolgeva, densa e
soffocante.
Sua madre si alzo', con visibile sforzo per
contrastare il peso di quelle parole. Si avvicino'
alla figlia e prese il suo viso tra le mani,
sollevandolo cosicche' potesse guardarla negli occhi,
che Alice apri'.
In quel nulla cieco brillo' lo sfavillio di una lamina
di rabbia.
E poi.. il buio... |