^psichiatra - 19 ottobre 2001^
Questo breve racconto mi è stato inviato, è la prima "visione" che ho ricevuto dopo aver pubblicato queste pagine. Leggendola mi ha molto ricordato il film "Ragazze Interrotte", con Winona Rider e Angelina Jolie, non so se ci sia stata una ispirazione oppure è una esperienza reale, in ogni caso ringrazio alice che me l'ha mandata ^_^

 

"Alice e' una ragazza piuttosto insicura signora. Lei sa, a quest'eta' cominciano a manifestarsi i primi sintomi dell'educazione sbagliata che lei e suo marito, mi dispiace per la brutalita' con cui glielo dico, le avete dato."

" Ma dottore..", con aria petulante e noiosa, cadenzata come una cantilena, la donna tentava di divincolarsi tra le accuse.

" Signora, sa, me ne capitano tanti di casi di questo genere. So gia' che lei non ha mai voluto, ma nel suo modo di fare, con sua figlia, ha addossato a quest'ultima tutta la sua infelicita' e sfiducia nei confronti della vita, un po' come io sto facendo con lei, per intenderci."

Alice, con lo sguardo basso, continuava a contemplare con calda glacialita' le sue dita che l'una sull'altra perduravano a rubarsi spazio nei suoi palmi. Sudavano.
La donna, piccola e incorporea come aria, si fece rossa, e sembrava non respirare piu'. Il dottore continuava a parlare, parlare, parlare, parlare...
Le nubi si scagliavano a tutta velocita' attraverso quel cielo violaceo, dalla consistenza simile a yogurth cagliato.
Alice cercava di ferirsi premendo con le unghie sul braccio. Sentiva tensione sulla schiena e avrebbe voluto distendersi.
Aveva l'impressione che il collo le si potesse incrinare come cristallo al minimo movimento. Comincio' a concentrarsi su quel fastidio, mentre le parole del medico cominciavano a prendere sempre di piu' i connotati di un perpetuo ronzio.

"Vede, non ha notato come sua figlia si stia astenendo dalla conversazione? Eppure dovrebbe interessarla in prima persona, visto e considerato che si tratta del soggetto del discorso stesso."

La donna si volto' verso Alice che ormai aveva chiuso gli occhi. Sognava di nuotare in quel cielo lattiginoso e malsano.

La voce del dottore ormai l'avvolgeva, densa e soffocante.

Sua madre si alzo', con visibile sforzo per contrastare il peso di quelle parole. Si avvicino' alla figlia e prese il suo viso tra le mani, sollevandolo cosicche' potesse guardarla negli occhi, che Alice apri'.

In quel nulla cieco brillo' lo sfavillio di una lamina
di rabbia.

E poi.. il buio...

^visioni^
...

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